Turn-over: Lettera al Ministro dell’Interno Cancellieri.

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Ultimo aggiornamento 08/07/2013

Di seguito riportiamo il testo della lettera inviata al Ministro dell’Interno Cancellieri

Signor Ministro,
nel ringraziarla vivamente per le espressioni di ringraziamento e le attestazioni di apprezzamento per la professionalità dimostrata dagli operatori nel corso dei servizi di Ordine Pubblico espletati in data odierna, non possiamo esimerci dal rappresentarle l’esigenza e l’indifferibilità di un intervento normativo che si appalesa assolutamente necessario per garantire il diritto a manifestare ed assicurare sufficienti condizioni per il mantenimento dell’ordine Pubblico e l’espletamento dei connessi servizi a tutela della incolumità dei cittadini.
In primo luogo, non è possibile non rilevare come, il servizio di ordine pubblico in discorso sia stato espletato in condizioni di emergenza da soli ottocento agenti a fronte delle duemila unità richieste al Dipartimento della P.S. dalla Questura di Roma.
Detto elemento costituisce il più eloquente indice rivelatore della insostenibilità della attuale situazione degli organici e soprattutto della necessità di assicurare un adeguato turn over per le forze di polizia, rimuovendo le limitazioni previste dal decreto-legge n. 95 del 6 luglio 2012, cosiddetta “spending review”, che con l’articolo 14, comma 2, ha compresso le facoltà assunzionali nella misura del 20 per cento per il triennio 2012-2014, del 50 per cento nell’anno 2015.
In secondo luogo, riteniamo opportuna e necessaria l’introduzione della possibilità di procedere all’arresto in flagranza differita anche a carico di chi commette reati nel corso delle pubbliche manifestazioni, entro 48 ore dagli eventi, sulla scorta di riprese Video, alla stregua di quanto già previsto per i responsabili di incidenti nel corso delle partite di calcio dal Decreto Legge 12 novembre 2010, n. 187 coordinato con la legge di conversione 17 dicembre 2010, n. 217.
Si tratta di una misura che garantirebbe l’ intervento contro i responsabili di atti violenti nel corso di manifestazioni di piazza, con accettabili margini di agibilità ed efficacia operativa, senza creare problemi di sicurezza e rafforzando le garanzie per chi vuole manifestare pacificamente.
Detto strumento, ad avviso di chi scrive, consentirebbe di selezionare e perseguire i violenti con una ragguardevole efficacia deterrente nei confronti degli infiltrati, dei teppisti e dei professionisti del disordine che oggi, dopo aver causato incidenti e scontri di piazza, si defilano con relativa facilità approfittando della confusione e confondendosi nella massa dei manifestanti, forti di una impunità quasi assoluta.
Alla stessa stregua della richiamata norma, sarebbe altresì opportuna la previsione di un istituto simile al DASPO per tenere lontano dalle manifestazioni chi è stato già riconosciuto responsabile di disordini in precedenti eventi.
Confidando nella Sua consueta sensibilità e capacità di ascolto, restiamo in attesa di conoscere il Suo punto di vista in ordine alla praticabilità di un intervento legislativo che a noi appare utilmente praticabile.

 

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