Rinnovo contratto: esito riunione

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Ultimo aggiornamento 01/11/2020

Si è tenuta questa mattina la preannunciata riunione preliminare col Capo della Polizia e una delegazione del Dipartimento di P.S. in merito all’iter per il rinnovo del contratto di lavoro del personale non dirigente (da Agente sino alla qualifica di Commissario Capo) e, per la prima volta nella storia della Polizia di Stato, anche per il personale Dirigente (da VQA a Dirigente Generale).

L’Amministrazione ha confermato gli stanziamenti pari a circa 659 mln di euro lordi dipendente per il personale non dirigente, mentre per l’area dirigenziale sono disponibili circa 18 mln di euro.

Il Capo della Polizia ha preannunciato che il Ministro sta operando per avere un ulteriore stanziamento per le indennità accessorie oltre all’incremento già ottenuto per i fondi relativi alla specificità, quelli finalizzati all’approvvigionamento del vestiario, del parco veicolare e per migliorare la tutela legale e la copertura per il pagamento delle ore di straordinario eccedente non retribuite nel 2019.

Ha inoltre confermato il piano di assunzione straordinaria di circa 800 unità anche se attualmente, atteso l’andamento epidemiologico, l’Amministrazione non riesce ad aumentare il numero degli assunti a causa degli obblighi derivanti dalle norme anti contagio. In merito al ripristino dell’indennità di ordine pubblico per i servizi relativi al contrasto alla diffusione del contagio epidemiologico da Covid-19, l’Amministrazione ha confermato che tale indennità, ad oggi tenendo conto che i suddetti controlli dovranno rientrare nei normali dispositivi di controllo del territorio, sarà erogata solo per i servizi disposti su aree specifiche individuate con appositi dispositivi di servizio (Piazze o vie particolari dove si tiene la movida) ovvero in quelle regioni ove sono stati disposti lockdown locali (vedasi restrizioni in atto in Campania, Lazio e Lombardia).

Resta fermo, ovviamente che qualora le aree da controllare o le regioni dove si applicano forme di lockdown dovessero aumentare, anche in questi casi sarà attribuita l’indennità di O.P.

In relazione agli stanziamenti disponibili e alla necessità di dare risposte sia sul piano delle indennità rivendicate che su quello normativo, sono state rivendicate, in via preliminare, maggiori risorse sia per la retribuzione fondamentale che per le indennità accessorie mirate a compensare i sacrifici e il disagio del personale impiegato nei servizi h24 di prevenzione e repressione dei reati, ovvero in tutte le articolazioni nelle quali oggi si registra un esodo per effetto delle troppe responsabilità e di alcun riconoscimento economico. Parimenti abbiamo rivendicato la necessità di migliorare la tutela legale e quella sanitaria con l’introduzione delle malattie professionali.

Medesima valutazione è stata fatta per l’area dirigenziale. Per quest’ultima, infatti, nonostante le somme devono coprire solo le indennità accessorie, ad esclusione dello straordinario che resta vincolato all’auto stiamo della revisione salariale si senso degli articoli 43 e 44 della Legge 121/81, è stato rappresentato che le stesse non sono sufficienti per riuscire a portare avanti il primo accordo contrattuale della dirigenza della Polizia di Stato.

Un contratto che dovrà muoversi su due direttrici fondamentali: la prima riguarda quella della perequazione di tutti gli istituti economici già esistenti e che vedono oggi le qualifiche dirigenziali godere di un trattamento inferiore al resto del personale contrattualizzato (si pensi ad esempio alla reperibilità); la seconda dovrà muoversi nell’ottica della tutela delle responsabilità, anche civili ed erariali, legate alla funzione di autorità di PS e a come compensare tutti gli impieghi che tale funzione comporta. Per fare questo, ovviamente, occorre una condivisione di obiettivi, anche normativa, che necessariamente dovranno accompagnare queste scelte, ma soprattutto occorrono maggiori risorse rispetto a quelle stanziate se si vuole veramente concludere il primo contratto in modo dignitoso e calzante.

Su questi presupposti il Capo della Polizia ha dichiarato la sua disponibilità e quella dell’Amministrazione a collaborare per cercare di individuare ogni utile percorso che possa portare maggiori risorse sui due tavoli negoziali in modo da poter meglio rispondere alle esigenze sia di funzionalità dell’Amministrazione sia per ripagare le aspettative economiche del personale.

In ultimo, in relazione alla fase epidemiologica che sta registrando un picco dei contagi l’Amministrazione ha invitato tutti ad attenersi alle regole di igiene e di distanziamento personale quale strada maestra per combattere il contagio ed evitare di essere coinvolti anche solo per rispetto delle quarantene volontarie.

In merito ha sottolineato il prezioso lavoro svolto dalla Direzione Centrale di Sanità e di tutte le circolari e raccomandazioni che in questi mesi la stessa sta emettendo al fine di mettere il personale e tutti gli uffici in condizione di poter operare nella migliore condizione possibile e soprattutto di garantire, in caso di contagio, la moglie assistenza possibile pur nel rispetto dei protocolli emanati in materia dalle autorità sanitarie. In tale ambito, e in relazione ai possibili cambiamenti che si possono registrare anche per scelta delle sole regioni, limitatamente al 209° corso di formazione in atto per 1500 agenti  il Capo della Polizia ha comunicato  la sospensione della formazione in presenza presso gli istituti di istruzione per continuare quella in via telematica  dalle rispettive abitazioni, per evitare che eventuali blocchi alla mobilità possa penalizzare i suddetti allievi, considerato che hanno già raggiunto un livello di formazione tale e le relative abilitazioni al tiro e alle tecniche operative da poter essere assegnati ai reparti a dicembre. La riunione si è conclusa con l’intento di ricercare ogni possibilità di avere un confronto in presenza, anche con delegazioni ridotte, considerato che la tratti a per il rinnovo de contratto, e soprattutto di questo contratto, è estremamente complessa e delicata. Caratteristiche queste che mal si conciliano con le modalità che la trattativa in videoconferenza possono garantire.

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