Reparto Prevenzione Crimine di Rosarno.Esito incontro

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Ultimo aggiornamento 08/07/2013

Esame congiunto in merito al trasferimento del Reparto Prevenzione Crimine “Calabria sud occidentale” di Rosarno alla Scuola Allievi Agenti di Vibo Valentia

 

Nella tarda mattinata odierna si è svolto presso il Dipartimento della P.S. l’esame congiunto sul provvedimento concernente il trasferimento del Reparto Prevenzione Crimine “Calabria Sud Occidentale” di Rosarno alla Scuola Allievi Agenti di Vibo Valentia.

Il Direttore dell’Ufficio Relazioni Sindacali, Vice Prefetto Castrese De Rosa, ha introdotto i lavori della riunione, rappresentando che la Direzione Centrale Anticrimine (DAC), ha intrapreso un percorso conoscitivo, finalizzato ad avviare uno studio di fattibilità in merito all’ipotesi di trasferimento del suddetto Reparto.

Questa O.S. ha puntualizzato che l’Amministrazione non ha coinvolto adeguatamente il sindacato, facendo degli errori di valutazione, sia nel merito che nel metodo, intraprendendo tale iniziativa in maniera unilaterale, in quanto la consultazione dei dipendenti del Reparto Prevenzione Crimine di Rosarno, da parte del Dirigente dell’Ufficio, non è una prerogativa esclusiva della dirigenza e, di fatto, tende a delegittimare il ruolo e la funzione primaria del sindacato che è quello della partecipazione e della rappresentanza reale dei lavoratori.

E’ necessario, infatti, il massimo coinvolgimento delle O.S. maggiormente rappresentative nelle scelte che riguardano la mobilità del personale del menzionato Reparto presso la nuova sede.

Successivamente ha preso la parola il dott. Dario Sallustio, Dirigente della 2^ Divisione DAC, dichiarando che la suddetta ipotesi di trasferimento dell’Ufficio in questione è partita nel mese di gennaio 2011 ed è di carattere operativo, in quanto vi è l’esigenza di bilanciare gli R.P.C. Calabria, in una zona più centrale, finalizzata ad una più efficace azione di lotta alla criminalità oltre che per un risparmio di risorse economiche, in quanto l’attuale costo di gestione complessivo della sede di Rosarno ammonta a circa 200.000 euro l’anno.

Lo stesso, ha affermato, altresì, che vi sono stati contatti continui mirati a consultare i dipendenti, in merito allo spostamento di sede a Vibo Valentia da parte del Dirigente dell’Ufficio dott. Lanzaro, il quale avrebbe acquisito direttamente il consenso degli operatori di polizia per il trasferimento ad altra sede.

Il suddetto Dirigente ha illustrato inoltre che il 12.4.2011 la DAC ha scritto una nota alla Direzione Centrale per le Risorse Umane, finalizzata a chiedere chiarimenti in merito al trasferimento dei dipendenti presso la nuova sede di Vibo Valentia e, ad oggi, non vi è stata alcuna risposta da parte della citata Direzione Centrale.

Il SIULP ha sostenuto con forza che qualora venisse attuato il trasferimento di detto Reparto ad altra sede, provocherebbe un grave danno a tutti quei colleghi che da molti anni prestano la loro attività di servizio e in alcuni casi, addirittura da oltre quindici anni, in una sede disagiata e che aspirano ad essere trasferiti nei luoghi d’origine tra cui le regioni: Puglia, Campania, Sicilia e Basilicata ed il rischio è di vedere, loro malgrado, vanificati i sacrifici effettuati ed i disagi subiti, presso l’attuale sede in ordine alla mobilità a domanda presso altre sedi.

Il SIULP ha ribadito che all’incontro odierno non vi era la presenza di personale edotto in merito della Direzione Centrale per le Risorse umane, del Servizio TEP e Spese Varie e della Direzione Centrale per gli Affari Generali, che sono interessati a vario titolo al trasferimento.

Il SIULP, pertanto ha sostenuto con fermezza la propria contrarietà al trasferimento di detto Ufficio presso la nuova sede di Vibo.

In tal senso non appare ultroneo evidenziare un ulteriore elemento di valutazione che è costituito dalla coesistenza nell’ambito della medesima struttura di un reparto operativo con i frequentatori dell’Istituto d’Istruzione vibonese.

Detto trasferimento, qualora venisse attuato, provocherebbe un danno d’immagine alla Polizia di Stato, che vedrebbe ulteriormente ridotta la propria presenza sul territorio a favore di altre forze di polizia che invece rimangono attive ed insistono nell’area di Rosarno. Inoltre si tratta di una zona altamente a rischio criminalità, che nel recente passato è stata teatro di gravi episodi di intolleranza e di violenza, tra cittadini rosarnesi e cittadini extracomunitari e che grazie al tempestivo intervento dell’unico presidio della Polizia di Stato presente è stato scongiurato il peggio, evitando conseguenze più pesanti per la popolazione.

La delegazione dell’Amministrazione ha annunciato inoltre che per il momento l’iter del trasferimento viene sospeso in attesa di ulteriori riflessioni ed approfondimenti della Direzione Centrale DAC e degli altri organi preposti del Dipartimento della P.S. e che, a breve, termine verrà data comunicazione in merito ad eventuali nuovi incontri sulla medesima problematica.

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