Rassegna stampa della manifestazione I poliziotti in piazza

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Ultimo aggiornamento 12/12/2020

di Diego David

Imperia: i sindacati di Polizia in piazza contro il Governo
Hanno sfilato dalla sede della Questura in piazza del Duomo lungo le vie del centro distribuendo volantini fino alla Prefettura dove hanno inscenato un sit-in.
Le rappresentanze sindacali della Polizia di Stato (Siulp, Sap, Siap, Silp, Ugl e Coisp) sono, infatti, scese unite sul piede di guerra contro il Governo Berlusconi che accusano di scarsa, per non dire nulla, attenzione nei confronti dei problemi della Polizia, soprattutto di organico e quindi di non mantenere le promesse di una campagna elettorale vittoriosa basata sulla sicurezza.
I sindacati degli operatori di polizia denunciano in particolare la mancanza di nuove assunzioni di personale che servirebbe per abbassare la media dei poliziotti che è superiore ai 47 anni. “La polizia è ‘vecchia’ – si è sentito dire – mentre la criminalità è sempre più giovane”.
Le rappresentanze sindacali rivendicano anche il mancato stanziamento pluriennale di risorse adeguate per realizzare il riordino delle carriere e il mancato avvio del confronto sulla previdenza complementare. Considerata offensiva la proposta del Governo di concedere un aumento contrattuale biennale di 40 euro lordi per ogni agente e l’offerta di attribuire 2 euro lordi per ogni poliziotto per valorizzare la specificità professionale.
“Tutto questo – recita il volantino distribuito – non ostante i poliziotti abbiano finora continuato silenziosamente a lavorare e a ottenere grandi successi nella lotta contro la mafia, il terrorismo, la criminalità diffusa, che questo Governo ha continuamente pubblicizzato e ascritto alla propria politica sulla sicurezza mentre sono il risultato del senso dello Stato e del grande impegno e dell’alto senso di responsabilità dei poliziotti. Dopo quasi due anni di promesse e di atteggiamenti dilatori del Governo i poliziotti dicono basta e si preparano ad attuare una serie di azioni di protesta per denunciare all’opinione pubblica la scandalosa e inaccettabile situazione in cui vivono e operano”.
 
www.riviera24.it di Fabrizio Tenerelli
Sicurezza: poliziotti in piazza contro i tagli alla Finanziaria: presidi davanti Questura-Prefettura
Imperia – ‘Siamo preoccupati anche per sicurezza del cittadino – spiega il segretario provinciale del Siulp, Maurizio Mamino -. Vogliamo essere messi nelle condizioni di lavorare per garantire un minimo di attivita’ a favore dei cittadini’.
Una quarantina di rappresentanti sindacali della Polizia di Stato appartenenti a Siulp, Silp, Sap, Siao, Ugl e Coisp, hanno manifestato, stamani, davanti alla Questura e alla Prefettura di Imperia, contro i continui tagli della Finanziaria, accusati di mettere a rischio la normale attivita’ istituzionale della Polizia cosi’ come di tutte le altre forze dell’ordine. ‘Siamo preoccupati anche per sicurezza del cittadino – spiega il segretario provinciale del Siulp, Maurizio Mamino -. Vogliamo essere messi nelle condizioni di lavorare per garantire un minimo di attivita’ a favore dei cittadini’.
Per il prossimo 15 ottobre, gli stessi sindacalisti dovrebbero partecipare a un sit-in davanti al Viminale, a Roma ealtre manifestazioni sono in programma per il 28 ottobre e a seguire. ‘Ci aspettavamo molto dalla finanziaria 2010 sul versante sicurezza – ancora Mamino – gli insostenibili vuoti negli organici della Polizia di Stato, la mancanza ormai cronica di mezzi e di auto, il blocco nel rinnovo degli equipaggiamenti, l’inadeguatezza dei trattamenti stipendiali, sono problemi che meritavano una risposta chiara, precisa, risolutiva’. Prossimamente e’ probabile una scesa in campo anche dei ‘Cocer’ ovvero degli appartenenti alle Forze Armate.
 
Il Giornale di Vicenza
Sicurezza, più fondi e meno annunci

LA PROTESTA. Volantinaggio dei sindacati di polizia contro la politica del governo Berlusconi   «Noi lavoriamo in silenzio e i risultati che otteniamo sono palesi. Ma è ora di dire basta alla politica del governo». I sindacati della polizia hanno organizzato una doppia manifestazione, ieri, davanti a questura e prefettura contro «le false promesse del governo Berlusconi in tema di sicurezza». I rappresentanti vicentini di Siulp (Meridio), Sap (Acciardi), Siap (Corrà), Silp (Cosentino), Ugl (Dal Zotto) e Coisp hanno sensibilizzato l’opinione pubblica sulle difficoltà della polizia. «Servono fondi, non annunci. Siamo contro i pesantissimi tagli di risorse; la nostra età media è di 47 anni, servono nuove assunzioni; non ci sono risorse per il rinnovo del contratto; siamo contro l’offerta, offensiva, di un aumento di stipendio di 2 euro al mese». «Sensibilizziamo il governo sui temi della sicurezza – dice l’Ugl – nella convinzione che manterrà gli impegni, come ha dimostrato fino ad ora». Il volantinaggio davanti alla Prefettura

 
Toscana TV
E poi parlano di sicurezza
06/10/2009 – Se gli parli di ronde o di esercito si arrabbiano e non poco.
I poliziotti in tutta Italia, come a Firenze, hanno manifestato davanti alle prefetture con volantini che denunciano come il Governo in tre anni abbia tagliato tre miliardi di euro alla sicurezza. Gli agenti di polizia aderenti a Siulp, Silp, Sap, Ugl e Cosp di ronde ed esercito non ne vogliono nemmeno sentire parlare. Basti pensare che a Firenze degli 82 militari dislocati 20 sono adibiti a fantomatici servizi amministrativi e fra gli altri solo 32 sono in servizio di vigilanza a sinagoga e consolato americano e tutto questo ha liberato solo 6 poliziotti dal controllo, anche se due di questi devono fare assistenza ai militari stessi. ‘E pensare che il Governo ha vinto le elezioni parlando di sicurezza – dice mentre sta volantinando Francesco Reale del Siulp – a Firenze non solo qualche volta non sappiamo come mettere la benzina ma i servizi necessari sono stati necessariamente ridotti’. In particolare per quanto riguardo la situazione a Firenze, la segreteria del Siulp ricorda di aver ”ripetutamente denunciato tagli di risorse che arrivano in taluni casi fino al 100%, la perdita, ogni anno, di decine e decine di poliziotti, disorganizzazione assoluta nella gestione dei servizi che ormai vedono la polizia rincorrere l’emergenza del momento trascurando tutto cio’ che di ordinario dovrebbe assolvere per assicurare ai cittadini lo standard di sicurezza che si aspettano da un Paese civile, mezzi di lavoro inesistenti e altro. Ma, tutto cio’ – spiega il Siulp fiorentino – non sembra sortire effetto alcuno. Tutto cio’ pare che il Governo voglia affrontarlo con ‘lungimiranti’ promesse e con ‘provvedimenti farsa’ che, puntualmente, vanno a ricadere sulle spalle, sul senso dello Stato e sul senso di responsabilita’ dei poliziotti a cui ritiene di offrine ‘ben’ 40 euro lordi in due anni per il rinnovo contrattuale!”.
 
STAMANE MANIFESTAZIONE DEL SIULP
Il Siulp di Napoli, insieme agli altri sindacati di Polizia, questa mattina, ha manifestato davanti alla Prefettura e alla Questura per protestare contro la politica degli annunci e delle promesse sulla sicurezza.
“Ormai – afferma il segretario generale del Siulp di Napoli Vincenzo Annunziata – i continui tagli di risorse stanno producendo il collasso del sistema sicurezza, mancano poliziotti anche in relazione ai pensionamenti, ricordando che l’età media è superiore ai 47 anni”.
La manifestazione di oggi, voluta dal segretario generale nazionale del Siulp Felice Romano, si è svolta in ogni provincia ed è legata al mancato stanziamento di risorse economiche per il rinnovo del Contratto Nazionale di Lavoro per il biennio 2008/2009 scaduto da due anni. Sotto accusa anche l’offerta di attribuire agli agenti un aumento contrattuale biennale di 40 euro lordi, una proposta che offende la professionalità e la dignità della funzione, e quella di attribuire 2 euro lordi per valorizzare la specificità professionale ed incrementare le indennità operative dei poliziotti.
Il Siulp sottolinea che non ci sono risorse adeguate per realizzare il riordino delle carriere, condizione necessaria ed urgente per rendere più efficiente il modello sicurezza del Paese.
La protesta è anche contro il mancato avvio del confronto sulla previdenza complementare che rischia di produrre danni irreversibili per i poliziotti più giovani.
“Ricordando – prosegue Annunziata – che Napoli è una delle città più sicure grazie al sacrificio quotidiano delle forze dell’ordine”.
 
L’Unione sarda
 

Sit in davanti alla Questura per protestare contro la politica del governo sulla sicurezza.   

Umiliante che ci propongano un aumento di 40 euro lordi

La protesta dei poliziotti sardi: «Aspettiamo ancora gli straordinari per il lavoro fatto durante la visita del Papa a Cagliari».
Almeno in questo caso, le forze dell’ordine non sono servite. Anche perché a manifestare contro “la politica delle promosse del governo Berlusconi” erano le stesse forze dell’ordine. Ieri mattina, davanti alla Questura di Cagliari (ma anche davanti alle questure e prefetture di tutta Italia), i sindacati della Polizia hanno manifestato tutto il loro disagio. Decine di agenti hanno piazzato le loro bandiere e hanno distribuito i volantini che rendevano pubblico il loro disagio. In piazza praticamente tutte le sigle, dal Siulp al Sap, passando per il Siap, il Silp, l’Ugl e il Coisp. «In pratica», spiega Massimo Zucconi Martelli, segretario nazionale del Siap, «tutti i sindacati, a parte qualche sigla decisamente minoritaria».
LE RIVENDICAZIONI Nel mirino il governo, reo di non aver mantenuto le promesse fatte in campagna elettorale. «La terza “missione” del programma», riprende Zucconi Martelli, «era garantire più sicurezza e più giustizia. Sta accadendo l’esatto contrario». È lunghissimo l’elenco delle lamentele. Che, ovviamente, cominciano con l’aspetto più prettamente economico. «È offensivo che vengano concessi 40 euro lordi di aumento mensili agli agenti», interviene Salvatore Deidda del Siulp. Che sventola un foglio sugli aumenti avuti in passato. «Avevamo criticato il governo Prodi che, comunque, ci aveva dato oltre 120 euro di aumento». Ma le critiche si allargano a tutto il comparto. «Sbagliato questo tentativo di sostituirci con i militari o con le ronde. Sbagliato e anche antieconomico: un militare, per esempio, costa 25 euro al giorno, noi 13. E, per di più, dobbiamo accompagnarli nello svolgimento di questi compiti». Si sentono sminuiti. «Pensate che, per un nostro pasto, ci vengono rimborsati 19 euro mentre a un pentito ne spettano 30».
IN SARDEGNA Le doglianze nazionali si affiancano a quelle locali. «Il calo degli organici ci pone in condizioni di lavoro insopportabili. Siamo costretti a fare gli straordinari che, poi, non ci vengono pagati: gli agenti della Celere attendono quanto spetta loro dall’aprile 2008. E ancora non abbiamo ricevuto gli straordinari per il lavoro fatto durante la visita del Papa a Cagliari». L’organico, spiegano, è ai limiti della funzionalità. «Prima coprivamo la città con 50, 60 agenti che ruotavano nell’arco delle 24 ore. Ora, al massimo, siamo in venti. Adesso, quando va bene, ci sono in giro tre auto con due persone». Difficile individuare chi sia più in difficoltà. «In occasione dell’ultimo omicidio a Nuoro, nessuno è potuto partire da Cagliari perché non viene anticipato più niente». La Stradale? Peggio che andar di notte. «A parte lo sfratto esecutivo dalla sede cagliaritana, adesso c’è solo un auto in giro. Per coprire il servizio dobbiamo fare ricorso ai mezzi che operano in provincia». Impossibile, o quasi, lavorare. «Restano a terra i mezzi aerei o quelli navali perché non c’è carburante. E siamo costretti a lavorare con auto che hanno 200, 250 mila chilometri». ( mar.co. )
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