Direttivo Nazionale – documento finale 2-3 Luglio 2020

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Ultimo aggiornamento 01/10/2021

Il Direttivo Nazionale SIULP,

riunito a Roma presso l’Hotel Mercure il 2 e 3 luglio 2020, dopo aver dedicato un momento di commosso ricordo a Rita Parisi, della cui eredità morale il SIULP sarà scrupoloso custode, sentita la relazione dei Sindaci Revisori

APPROVA

il bilancio consuntivo dell’anno 2019 e quello preventivo per l’anno 2020 – con un solo astenuto – ed esprime vivo apprezzamento per l’importante attivo contabile registrato, nonostante le accresciute attività di sostegno alle strutture territoriali, attuate attraverso una costante presenza in periferia di rappresentanti della Segreteria Nazionale;

CONDIVIDE E FA PROPRIE

le articolate riflessioni della relazione introduttiva del Segretario Generale e prende atto con immensa soddisfazione che, nonostante i ricorrenti tentativi di mettere in discussione l’autorevolezza del SIULP e dei suoi quadri sindacali di riferimento, la certificazione sulla rappresentatività attesti come, ancora una volta, sia confermato, il trend di crescita della consistenza associativa ed il ruolo di leadership svolto dall’organizzazione nell’ambito delle rappresentanze sindacali del Comparto Sicurezza e Difesa.

CONFERMA

l’incondizionata fiducia alla linea politica portata avanti dalla Segreteria Nazionale alla quale viene conferito ogni più ampio mandato per la tutela dell’immagine del SIULP in ogni sede nei confronti di chiunque metta in discussione l’onorabilità e l’autorevolezza dell’organizzazione, dei suoi rappresentanti e dei suoi iscritti, ribadendo il massimo affidamento nell’attività degli organi di giustizia ai quali solamente compete l’accertamento della verità processuale.

ESPRIME IN PARTICOLARE

un plauso per i risultati conseguiti dal gruppo di lavoro del SIULP FD, che nel giro di pochi mesi ha saputo raccogliere un notevole consenso all’interno della neo costituita area negoziale della dirigenza.

Un esito ancor più lusinghiero ed incoraggiante se si considerano i pesantissimi condizionamenti esercitati da alcuni vertici dell’Amministrazione, periferici e non solo, che senza alcun imbarazzo esprimono il loro manifesto disappunto nei confronti di questo progetto di rappresentanza, sollecitando al contempo l’adesione ad altre forme associative;

RITIENE

indifferibile sollecitare il Governo ad avviare quanto prima le trattative per la definizione delle intese contrattuali. Per quanto riguarda quella che sarà la prima intesa normativa ed economica relativa all’area dirigenziale, perimetrata dalla riformata architettura ordinamentale del D.L. 95/2017, è già nota l’entità dello stanziamento, diversamente da quel che riguarda il restante personale. Per questo, nelle more che l’Esecutivo offra un quadro definitivo dello stanziamento riservato per il rinnovo del contratto di lavoro del Comparto Sicurezza e Difesa, nell’ambito delle somme complessivamente appostate per il Pubblico Impiego, si da mandato alla Segreteria Nazionale di valutare sesussistano comunque le condizioni per procedere sin da subito all’apertura del tavolo contrattuale per il personale Dirigente.

INDICA

come tra le materie che dovranno essere oggetto di puntuale discussione, cui attribuire priorità, e financo pregiudizialità, vi siano quelle relative alla revisione delle regole di rappresentatività, soprattutto in tema di accordi federativi che, complice anche una ingiustificabile indifferenza dell’Amministrazione, stanno dando luogo ad una serie di desolanti teatrini; parimenti, per quanto concerne altre spinose ed irrisolte questioni che afferiscono alle tutele del personale, alla previsione di un sistema di assistenza sanitaria che vada a coprire integralmente le spese sostenute per le cure e la riabilitazione conseguenti agli infortuni occorsi in servizio. In ultimo, ma non in ordine di priorità, si dovrà lavorare alacremente per la riscrittura della disciplina sul rimborso delle spese legali che vada definitivamente a correggere le dolorose e perniciose distorsioni provocate dall’attuale conferimento all’Avvocatura dello Stato di un giudizio che dovrebbe essere di congruità, e che si risolve invece,in via pressoché sistematica, in un taglio operato a prescindere dei compensi professionali che i malcapitati colleghi hanno pagato ai professionisti che li hanno assistiti.

PRENDE ATTO

con soddisfazione che nel recente incontro con la Segreteria Nazionale la Direzione Centrale per le Risorse Umane, ammettendo l’esistenza di rilevanti criticità, si è mostrata disponibile a rivedere, anche in concerto con le rappresentanze sindacali, i criteri sulla valutazione dei titoli utili alla formazione delle graduatorie concorsuali e le procedure di correzione di eventuali errori nell’attribuzione dei relativi punteggi;

EVIDENZIA

come solo grazie alle intuizioni ed agli sforzi del SIULP, che hanno denunciato la assoluta inadeguatezza degli organici dei ruoli intermedi della Polizia di Stato, e segnatamente di quello degli Ispettori, sia stato aperto un insperato fronte di discussione sullo scorrimento delle graduatorie concorsuali, ed accoglie con notevole soddisfazione l’ordinanza con la quale il Tar del Lazio ha accolto le ragioni dei 455 ricorrenti che, anche con il fattivo patrocinio del SIULP, sono riusciti a portare le loro legittime rivendicazioni circa l’illegittimità dell’esclusione dalla graduatoria dei vincitori del concorso da Allievo Agente determinata dalla inopinata modifica delle condizioni concorsuali disposte in corso di procedura.

Invita la Segreteria Nazionale a porre in essere ogni utile iniziativa per portare a compimento questa importante vertenza ed assicurare il meritato riconoscimento alle aspettative di migliaia di colleghi, attuali e futuri.

CONSTATA

come sia allo stato sostanzialmente impossibile esprimere adeguate valutazioni in merito all’annunciata, e pur auspicata, riforma del regolamento di servizio, posto che gli schemi sinottici messi a disposizione delle organizzazioni sindacali, estremamente generici, non consentono di svolgere opportune riflessioni. Nonostante la lamentata difficoltà si coglie in filigrana il timore che si possa andare a riproporre il già avversato progetto di sorveglianza sanitaria che, così come appare essere strutturato, senza gli adeguati contrappesi ordinamentali rischia di rivelarsi come una incombente minaccia in quanto, una volta accertata la eventuale sopravvenuta idoneità, l’interessato verrebbe anticipatamente dimesso dai ruoli dell’Amministrazione ed assoggettato ad un trattamento previdenziale fortemente penalizzante.

Dovrebbe, in ogni caso, essere colta l’occasione offerta da questa radicale revisione dei presidi ordinamentali per introdurre, finalmente, il ruolo amministrativo quale tertium genus che, per l’appunto, accompagnerebbe fino alla soglia della pensione i colleghi che dovessero malauguratamente contrarre infermità ostative alla permanenza nei ruoli ordinari

VISTO

il recente orientamento giurisprudenziale che riconosce l’attribuzione dei sei scatti aggiuntivi sul trattamento di fine servizio, anche a quanti hanno avuto accesso al trattamento di quiescenza prima del raggiungimento del limite ordinamentale, invita la Segreteria Nazionale a perfezionare l’intesa con lo studio legale di riferimento per concordare tempi e modi di partecipazione degli interessati al ricorso finalizzato a far valere le corrispondenti ragioni, prevedendo che l’adesione alle particolari condizioni agevolate sia ammesso per i soli iscritti al SIULP Pensionati.

RISCONTRA

un incomprensibile, ed invero purtroppo non inedito, ritardo nell’attribuzione delle indennità per le specialità, che viene ora riproposto anche per la premialità aggiuntiva prevista per il personale che opera in ambito autostradale, e chiede alla Segreteria Nazionale di farsi parte attiva per chiedere contezza delle ragioni per le quali, sebbene i criteri siano stati da tempo discussi ed approvati, ancora non siano state liquidate le somme relative all’anno 2018.

PONE

all’attenzione della Segreteria Nazionale la problematica dei trasferimenti del personale dei ruoli tecnici, che anche dopo decenni di permanenza in sede si vedono sistematicamente opporre un parere negativo alle istanze di mobilità in ragione della mancata disponibilità di un cambio. Una motivazione che, non essendo previste nuove immissioni nel ruolo, impone un ripensamento delle determinazioni dell’Amministrazione onde non veder definitivamente frustrate le legittime aspettative del personale interessato.

PRENDE ATTO

del venir meno dell’accordo convenzionale per l’erogazione di servizi di natura finanziaria e dà mandato alla Segreteria Nazionale di promuovere una ricerca di mercato per individuare altri operatori in grado di fornire agli iscritti condizioni di favore per l’accesso al credito o ai servizi bancari in genere.

Roma, 2 e 3 luglio 2020

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