Cresciamo dalla base uniti verso il futuro – calendario 2013

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    Ultimo aggiornamento 16/01/2016

    Editoriale del Segretario Generale Felice Romano

    Cari Colleghi, nel predisporre l’edizione del calendario SIULP 2013 non abbiamo potuto fare a meno di ripensare alla antica profezia dei Maya che avendo diviso il tempo in una serie di cicli ognuno dei quali durava 1 milione e 872 000 giorni, sostenevano che il ciclo attuale sarebbe terminato col solstizio d’inverno del 2012.

    I Maya erano del tutto sicuri che l’attuale ciclo fosse l’ultimo. Quando il mondo avrà completato questo ciclo, dicevano, tutto finirà fra disastrose inondazioni, terremoti e incendi.

    Sarà il fascino della tradizione dei Maya, il fatto che i loro calendari riscuotono oggi un curioso interesse, ma non possiamo fare a meno di esprimere un certo sollievo per il fatto, ormai chiaro ed evidente, che con l’ultimo solstizio d’inverno non si è determinata alcuna fine del mondo, anche se ci siamo lasciati alle spalle un anno difficile e per certi versi drammatico.

    Oggi, dunque, prendendo spunto da una tradizione che ha nobilissime radici possiamo iniziare il nuovo anno con una consapevolezza in più: l’umanità andrà avanti, anche se nel suo continuo divenire dovrà continuare a conquistarsi, giorno per giorni, spazi e dimensioni proprie di un mondo semplicemente diverso ove, insieme alla conclamate difficoltà vi saranno anche infinite opportunità per essere più umani.

    Il bilancio dell’anno appena trascorso ci consegna la fotografia di un Paese in affanno che mentre affronta un inverno difficile, si prepara ad una primavera in cui probabilmente neppure la prospettiva del rinnovo degli organismi parlamentari e di Governo sarà in grado di darci certezze sul dopo.

    Una precaria stabilità politica costruita intorno ad un governo tecnico nel tentativo di apporre un sigillo di ritrovata credibilità, dopo un periodo drammatico e rovinoso che ci ha regalato una serie di manovre le quali, in nome di una emergenza economica tutt’altro che conclusa, hanno prodotto misure di revisione della spesa con interventi sulla previdenza e tagli che hanno pesantemente colpito il mondo del lavoro dipendente, il pubblico impiego e il nostro comparto in particolare.

    In detta situazione, grazie al Vostro sostegno che anche il 2013 ci ha riconfermati il primo sindacato del Comparto e l’unico modello di sindacato in cui la stragrande maggioranza dei colleghi si riconosce, prezioso ed insostituibile è stato il ruolo del SIULP. giacché la sua instancabile mediazione che lo rende epicentro di tutto il mondo sindacale e delle rappresentanze, ma anche la capacità di promuovere una forte ed incisa mobilitazione quando necessita, ha evitato che alcuni provvedimenti andassero ben oltre certi limiti della tollerabilità. Emblematico è il caso della riforma previdenziale. Nel frenare l’azione devastante dell’idea che il Ministro del Lavoro aveva, il nostro merito più grande è stato quello di individuare, rispetto anche a questa situazione, correlazioni ed interdipendenze con questioni strategiche non suscettibili di essere affrontate in modo estemporaneo e, così facendo, le abbiamo poste come priorità nell’agenda dei lavori del Governo per avere i necessari strumenti.

    In tal senso, abbiamo fatto emergere come la questione previdenziale, con le sue implicazioni in termini di allungamento della vita lavorativa, si leghi strettamente all’esigenza di predisporre forme di previdenza complementare e di individuare nuovi modelli organizzativi ridisegnando completamente profili e carriere del personale.

    Allo stesso modo abbiamo, altresì, aperto un confronto sull’attuazione di importanti e strutturali riforme, come quella che ha prodotto l’accorpamento delle province, per verificare l’impatto e la sua attualità dell’odierno modello di sicurezza anche con riferimento alla dislocazione dei presidi e della centralità del ruolo dell’autorità tecnica di P.S. che, a nostro avviso è irrinunciabile e non accorpabile.

    Si comprende allora in modo chiaro ed inequivocabile che l’anno che ci attende alla prova dei fatti sarà decisivo, poiché sono arrivati al pettine, come da anni il SIULP faceva notare, tutti i nodi imposti da una sequela di mutamenti irreversibili che hanno costituito un nuovo modo di concepire il territorio e il mondo intero.

    La sfida che ci attende è quella di ridisegnare il nostro futuro, come lavoratori e come cittadini, nel punto di intersezione più significativo tra le dimensioni della domanda e la qualità dell’offerta di sicurezza ma anche di libertà poiché, per noi, il binomio sicurezza e libertà e inscindibile.

    Una certezza ce l’abbiamo. Come sempre non saremo spettatori passivi giacché vogliamo essere protagonisti del nostro futuro e contribuire a disegnarlo nel miglior modo possibile. Molte cose cambieranno, ma la difficoltà o la facilità di tali cambiamenti dipenderanno dalle persone.

    Lavoreremo come sempre con equilibrio e senso della responsabilità per conseguire, come è nella nostra storia e nella nostra convinzione, il miglior risultato possibile in questo critico periodo della storia del nostro Paese ma anche del mondo intero.

    Questi sono tempi duri ma speciali. Abbiamo l’opportunità di crescere ma dobbiamo essere preparati a questo momento epocale, perché è proprio in questi momenti, tormentati da una crisi finanziaria internazionale e da una recessione economica che sta impoverendo larghi strati della popolazione, che potremmo essere chiamati al compito più gravoso, quello della garanzia del diritto di protestare, di tutelare l’ordine e la sicurezza pubblica messi duramente alla prova dai processi di sfaldamento della coesione sociale e dell’avanzare di un individualismo che rifiuta le regole e che mina le basi stesse della democrazia; quello di costituire la precondizione indispensabile per il rilancio economico, sociale e politico oltre che dello sviluppo del nostro Paese.

    Un compito non facile ma che, siamo certi non ci spaventa anche perché non è nuovo per noi. Siamo certi che, con il sostegno delle migliaia e migliaia di colleghi che hanno rinnovato la loro fiducia nel SIULP, avremo ancora una volta la maturità, la consapevolezza e la forza per affrontare anche questa prova. La nostra storia, la nostra passione, l’abnegazione e l’alto senso del dovere insieme allo spirito di sacrificio e all’indiscussa professionalità’ che da tutto il Paese ci viene riconosciuta, sono solidi attestati di affidabilità ma anche la spinta propulsiva che ci rinnova e ci rinvigorisce nel continuare sulla strada che abbiamo sinora percorsa.

    Dobbiamo, allora profondere, anche per sollecitare nella categoria, quel senso di responsabilità e di orgoglio che ci sono propri per dare ancora più forza al Sindacato, alla sua azione, proprio per concretizzare gli obiettivi attesi anche se vi è la necessità di modulare le azioni alla luce del contesto sociale, economico e politico oltre che delle condizioni dell’intero mondo del lavoro e del Paese nel suo complesso.

    Siamo consapevoli che oggi può apparire difficile raggiungere nuovi traguardi cosi come dei rischi di arretramento; ma sappiamo anche che c’è una frontiera la cui invalicabilità è caratterizzata da una specificità che non può essere riconosciuta solo a parole e su questa, ne sono certo, il SIULP, come sempre, saprà costruire la strada migliore per raggiungere il risultato che tutti attendiamo per una sicurezza migliore e per un riconoscimento reale della nostra specificità.

    Siamo i rappresentanti di oltre ventiseimila poliziotti lavoratori e ogni nostra scelta sarà indirizzata ad avere un solo obiettivo: quello di realizzare al meglio gli interessi della categoria, nel rispetto del diritto dei cittadini e delle Istituzioni ad avere sicurezza, legalità e libertà per ognuno dei componenti di questa Repubblica.

    Il nostro impegno è quello di non declinare mai i valori che ci derivano da quella tradizione di libertà e di democrazia che è il nostro unico patrimonio da difendere e consolidare perché rappresenta la dote da tramandare ai colleghi ed al SIULP del futuro se vogliamo una polizia e un Paese che continuino a crescere in libertà e in sicurezza.

    Questo calendario è un augurio, ma anche una promessa di impegno che rivolgiamo ai nostri iscritti con un aperto invito a moltiplicare le energie per promuovere quella solidarietà che va ben al di là dello spirito di appartenenza poiché incarna la coscienza e la consapevolezza di appartenere, anche se con una specificità unica, al mondo del lavoro di una società democratica e pluralista.

    Per questo, non ci stancheremo mai di ripetere che il sindacato, il SIULP, unitario nei valori ma autonomo negli assetti organizzativi, è l’unico strumento in grado di dar voce alle istanze di partecipazione e di libertà che i poliziotti d’Italia vogliono. Perché oggi, come più di trent’anni fa, sono proprio i poliziotti e il loro sindacato, il SIULP, che debbono far avanzare il Paese per continuare a percorrere il lungo sentiero dell’emancipazione culturale, politica ed economica, seguendo la rotta segnata dalla nostra anima confederale che nessuno può pensare di sopprimere.

    In questo senso, siamo sempre più sicuri che il nostro modello di sindacato sia l’unico antidoto contro il qualunquismo imperante, fomentato da chi vorrebbe che il poliziotto fosse lasciato solo di fronte allo strapotere amministrativo per relegarlo in quel ghetto da cui, trent’anni fa siamo usciti e nel quale non vogliamo mai più tornare.

    E’ importante che i nostri giovani comprendano che a loro è affidato il compito di difendere la storia di quella minoranza consapevole di uomini che, sul finire degli anni 70, si ribellarono all’oppressione di una gerarchia con le stellette, ad una società divisa e vessata nella quale il poliziotto era un emarginato e uno sfruttato, per favorire la nascita di una Polizia dei e per i cittadini nella quale tutti, poliziotti e cittadini fossero di casa, ma soprattutto perché nell’Istituzione, una volta e per sempre, la libertà di pensiero e di associazione, il rispetto della dignità umana e dei diritti di lavoratori fossero scolpiti con caratteri indelebili. La battaglia fu ardua e dolorosa ma non ci spaventò tanto che alla fine, insieme abbiamo vinto. Come vinceremo anche quest’altra battaglia di democrazia, di emancipazione e di salvaguardia dei diritti.

    Ci attende un anno difficile, sappiamo che dobbiamo fare di più: guai se ci limitassimo alla constatazione di ciò che siamo, ed alla celebrazione dei fasti passati. Voglio perciò augurare anche a Voi come al SIULP un anno proficuo e ricco di significativi risultati sul piano della salvaguardia dei diritti conquistati e della difesa della qualità della vita nella categoria ma anche nel Paese, per noi, per i nostri figli, per i cittadini futuri della nostra bellissima Italia.

    Con questo auspicio auguro un felice 2013.
    Il Segretario Generale
    Felice ROMANO

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