Correttivi D. Lgs. 95/2017 (Riordino delle Carriere)

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    Esito incontro con la Struttura di Missione per l’attuazione della revisione dei ruoli del personale della Polizia di Stato

    In data odierna si è tenuto il previsto incontro, tra una delegazione del Siulp e la Struttura di Missione per l’attuazione della revisione dei ruoli della Polizia di Stato. Si è trattato di un confronto interlocutorio nel corso del quale sono state discusse le ipotesi proposte dall’Amministrazione e sono state rappresentate le istanze elaborate dal Siulp. Pur dovendosi prendere atto dei significativi passi in avanti compiuti, è stata infatti registrata su più argomenti una rilevante differenza di prospettive, per la quale sono state sollecitate, con fermezza, revisioni dell’attuale bozza, che non offre soddisfacenti risposte alle numerose distonie e penalizzazioni cui ha dato origine la revisione ordinamentale, più volte segnalate da questa O.S.

    L’azione incisiva del Siulp ha consentito di ottenere sia l’estensione del riconoscimento dell’una tantum – già corrisposta alle qualifiche apicali dei ruoli esecutivi – anche a quanti hanno maturato i requisiti di anzianità nella qualifica nel periodo che va dal 1 gennaio al 31 ottobre 2017 nonché la riduzione della durata del corso di formazione da Vice Sovrintendente e Vice Ispettore dei vincitori dei concorsi interni per tutta la durata della fase transitoria, che si immagina sostanzialmente dimezzata rispetto alle attuali previsioni.

    Inoltre, abbiamo proposto un inquadramento con corso di aggiornamento con modalità e-learning che consentirebbe di disimpegnare gli istituti di istruzione in funzione dell’esigenza primaria della programmazione dei corsi di formazione per agente.

     Il Siulp ha chiesto l’attribuzione (in caso non sia possibile una valutazione in funzione dell’avanzamento) un riconoscimento omologo all’una tantum con cui compensare l’elevata anzianità di qualifica maturata dagli ex Ispettori Capo inquadrati Ispettori Superiori senza una adeguata valorizzazione degli anni di servizio pregressi, avendo già superato le anzianità previste dal riordino per gli avanzamenti.

    Assai meno convincente è apparsa invece la proposta allo studio della Struttura di Missione per evitare gli scavalcamenti nella graduatoria del concorso interno da Vice Ispettore dei Sovrintendenti Capo già frequentatori del XV, XVI e XVII corso. Il percorso che avrebbe immaginato l’Amministrazione risulta articolato in due diversi momenti. Sin da subito il concorso di cui all’art. 2, comma 1, lettera d) del D.L. 95/2017, che prevede la copertura di 1000 posti riservato ai Sovrintendenti Capo con anzianità nella qualifica superiore ai due anni alla data del 31.12.2016, e quindi, per l’appunto, riservato esclusivamente ai già frequentatori del XV, XVI e XVII verrebbe ampliato a 1500 posti. In questo modo dovrebbe essere garantito a tutti questi colleghi l’accesso al ruolo degli Ispettori. In un secondo momento, con una ulteriore coda normativa correttiva, verrebbe loro riconosciuta la medesima decorrenza di nomina dei vincitori del concorso oggi in fase di definizione, ossia quella del 1° gennaio 2017.

    Tutto ciò, peraltro, avverrebbe con la rideterminazione della collocazione nel ruolo degli Ispettori in posizione corrispondente ai corsi di formazione per l’accesso al ruolo dei Sovrintendenti. In pratica coloro i quali sono stati oggetto di equiordinazione nel 1995, precederanno gli ex frequentatori del XV Corso che sarebbero davanti a quelli del XVI, che a loro volta precederebbero quelli del XVII, e così via. Mentre per quanto riguarda coloro i quali sono stati promossi per merito straordinario si farà riferimento al corso relativo all’anno nel quale la promozione è stata conseguita.

    Il Siulp, preso atto che il contorto percorso disegnato dall’Amministrazione, nella sostanza, produrrà comunque l’equivalenza giuridica tra i vincitori dei due diversi concorsi, ha chiesto di individuare una soluzione assai più semplice, ossia quella di ampliare, sin da subito, il concorso originariamente limitato a 2842 posti da Vice Ispettore, fino a ricomprendere tutti gli ex Sovrintendenti Capo dei tre corsi che impegnano il nostro ragionamento. Un’opzione che, del resto, sarebbe non solo compatibile con il dato normativo, ma che anzi, a ben vedere, risulterebbe ad esso assai più confacente, posto che già sotto il previgente ordinamento era prevista una riserva per i concorsi interni pari al 50% dei posti vacanti nel ruolo degli Ispettori.

    Sul punto il Siulp ha posto come pregiudiziale il criterio dell’annualità o in alternativa nel rispetto delle statuizioni del D.P.R. 335/82, un concorso per 7000 Vice Ispettori (50% del totale delle vacanze).

    Il criterio dell’annualità è stato altresì richiamato per reclamare la retrodatazione del IX corso.

    L’Amministrazione ha invero manifestato particolare interesse su due altri temi che il Siulp ha portato al tavolo dei correttivi.

    Il primo dei quali concerne l’introduzione, nella fase transitoria, di concorsi interni per abbreviare i passaggi tra le diverse qualifiche del ruolo degli Ispettori, che ove praticata in concreto realizzerebbe il contemperamento con le esigenze dell’Amministrazione di coprire posizioni apicali che altrimenti resteranno vacanti e le giuste aspettative dei colleghi i cui percorsi di carriera sono stati rallentati, per non dire congelati, in conseguenza della malcelata volontà dipartimentale di comprimere gli organici verso i livelli più bassi della piramide gerarchica. In particolare è stata chiesta, nella fase transitoria, la riduzione di 2/3 dell’anzianità prevista per l’avanzamento come presupposto per la partecipazione al concorso.

    Analoga disamina è stata poi sollecitata in merito a numerose problematiche del ruolo dei funzionari e dei dirigenti. La prima delle quali riguarda l’opportunità di aumentare il limite di età ordinamentale per il collocamento in quiescenza. Questo perché, diversamente dai loro omologhi delle forze di polizia a ordinamento militare e delle Forze Armate, i funzionari della Polizia di Stato entrano in servizio ad un’età prossima ai trent’anni.

    Questo significa che la quasi totalità dei dirigenti che non riusciranno ad accedere alle qualifiche superiori, per le quali è previsto un prolungamento dell’età pensionabile, si troverà a fare i conti con una situazione previdenziale precaria, in ogni caso ampiamente inferiore al trattamento economico goduto durante la permanenza in servizio. In pari tempo è stata sollecitata la rimodulazione delle piante organiche dei posti di funzione.

    Ad oggi si prevede infatti la riduzione di ben 81 posti da Primo Dirigente, quando invece ben si potevano ridurre un equivalente numero di posti nelle qualifiche inferiori. L’effetto combinato della contrattualizzazione della dirigenza da un lato, e l’estensione dell’area dirigenziale dall’altro, consentono infatti di poter ottenere i previsti tagli di organico agendo indifferentemente sull’una piuttosto che sull’altra delle qualifiche dirigenziali.

    Lasciare un maggior numero di posti accessibili ai livelli più elevati realizzerebbe infatti non solo una migliore progressione verticale, ma anche, per quanto si è testé spiegato, una migliore retribuzione ed una conseguente migliore posizione contributiva.

    Sempre nell’ottica della tutela previdenziale, si è chiesto di ridurre la durata dei corsi di formazione per i vincitori dei concorsi per l’accesso alla carriera dei funzionari. Premesso infatti che il requisito per concorrere è il possesso della laurea magistrale, non si comprende il motivo per il quale si debbano sottoporre ad un defatigante percorso di istruzione quanti già dispongono di un bagaglio accademico di assoluto rispetto. Si è al riguardo osservato che riducendo il periodo del corso si consentirebbe un più spedito percorso verso il servizio attivo, con inevitabili positive ricadute sul piano pensionistico.

    In relazione al contenuto dell’art.45 comma 12 del D.Lgs. 95/2017, il Siulp ha chiesto con forza il reinquadramento di tutti i funzionari al 01.01.2018 compresi gli ex frequentatori del corso quadriennale e non solo di quelli provenienti dall’esterno.

    Un cenno a parte è stato fatto in ordine all’età massima richiesta per la partecipazione ai concorsi per Agente e Vice Ispettore, allo stato fissata rispettivamente in 26 e 28 anni. In tal senso il Siulp ha richiesto la fissazione dell’età massima in 28 anni per entrambe le figure professionali atteso l’analogo requisito richiesto del titolo di studio (Diploma).

    Su tale versante il Siulp ha chiesto, altresì, l’alimentazione delle vacanze organiche attraverso la reintroduzione della figura dell’Agente Ausiliario che garantirebbe non solo l’abbassamento dell’età media ma, anche e soprattutto, procedure snelle nell’attività di arruolamento.

    Il confronto si è poi spostato sulle innumerevoli irrisolte distonie ordinamentali che riguardano il personale dei ruoli tecnici. La complessità delle questioni non ha consentito di esaurire la trattazione nel corso della seduta odierna, ed è stato quindi concordato un aggiornamento a breve termine, anche per la necessità di valutare la percorribilità di alcune delle proposte avanzate dal Siulp.

    Quanto infine al cronoprogramma, l’Amministrazione ha spiegato che il decreto con i correttivi dovrà essere approvato entro il 7 luglio prossimo dal C.d.M. termine ultimo previsto dalla legge delega per poi essere trasmesso alle aule.

    Ciò si rende necessario per due ordini di motivi, il primo consiste nell’esigenza che lo slittamento a marzo 2019 consenta anche analogo intervento dei militari a salvaguardia dei principi di equiordinazione; il secondo risiede nella necessità di verificare se saranno previsti e la relativa congruità degli stanziamenti per i correttivi nella legge di stabilità.

    Infine, in considerazione dei numerosi punti oggetto di confronto, la riunione è stata aggiornata ai prossimi giorni.

    Roma 12 Giugno 2018

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